Buon compleanno carissimo,
perduto tra le stelle, forse per la prima volta vedrai tutte le facce dei tuoi spettatori, quelli ancora legati alla terra e quelli che volano nell'Empireo, come le anime di Paolo e Francesca, gli eterni innamorati di Dante. Forse sono abituati a vederti tra loro, ma ti chiederanno un autografo lo stesso. E' un segno di rispetto e di ammirazione. Altri che ti hanno preceduto e ti conoscono bene ti saluteranno con un sorriso particolare : "Anche quest'anno, vecchio polemico tagliaboschi del Grande Nord. E poi qui non si sta tanto male....Sì, anche stasera ti abbiamo preparato la tua quadriga e vincerai di nuovo la tua gara. Quelli di sotto hanno provato a rifarla, ma pare non gli sia venuta tanto bene. Il pubblico non ha trattenuto il fiato vedendoti colpito dalla frusta di Messala e non si è sentito nessun sospiro di sollievo quando con un gran salto sei ritornato nel tuo cocchio. Vecchio Chuck, sei ancora l'unico !". La leggenda vuole che stanotte, a mezzanotte, quattro cavalli bianchi gironzolino un po' sbandati intorno all'antico Circo di Antiochia e cerchino il loro padrone. Fermati anche tu un momento a salutarli e portagli i nostri auguri più affettuosi, insieme ad una lacrima. Tanti auguri Ben Hur, Rodrigo, Michelangelo arrivederci a presto. Prima o poi anche noi ti verremo a chiedere di nuovo l'autografo e a raccontarti quanto di bello e quanto di brutto abbiamo visto "Sul gran Palcoscenico del Mondo" come aveva scritto Will Shakespeare sulla bandiera che svettava sopra il suo teatro.
Maria